PROSTATA

Il progetto Prostata consiste nello sviluppo di un sistema di diagnosi assistita, basato su tecnologia di Intelligenza Artificiale capace di identificare e classificare la presenza di neoplasie prostatiche. Inoltre la nostra tecnologia mira a rendere l’esame molto meno invasivo rispetto al processo diagnostico attuale, sostituendo ove possibile, la biopsia random. Infatti la nostra tecnologia brevettata integra automaticamente le immagini anatomiche e funzionali della risonanza magnetica per produrre un’unica mappa sintetica della zona tumorale, fornendo informazioni sulla posizione, il volume e l’aggressività del tumore, elementi che potrebbero evitare la biopsia nei casi di bassa aggressività.

Le caratteristiche di minor invasività di questa nuova tecnica potrebbero aprire nuovi campi di applicazione come la Sorveglianza Attiva nei pazienti positivi ma che necessitano di controlli periodici e nuovi programmi di prevenzione su pazienti asintomatici.

Il cancro della prostata (PCa) è uno dei carcinomi più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo. È la seconda causa di morte per tumore nei paesi industrializzati, preceduto solo dal cancro ai polmoni. Si prevede che l’aumento della popolazione e il suo contestuale invecchiamento, comporteranno un significativo aumento del numero di casi di PCa nei prossimi anni. Occorre anche dire che i dati relativi alla sopravvivenza delle persone, a cui è stato diagnosticato un tumore alla prostata (circa il 90 per cento dopo cinque anni dalla diagnosi), sono decisamente incoraggianti, soprattutto se si interviene in tempo.

prostata

PROSTATA

Il progetto Prostata consiste nello sviluppo di un sistema di diagnosi assistita, basato su tecnologia di Intelligenza Artificiale capace di identificare e classificare la presenza di neoplasie prostatiche. Inoltre la nostra tecnologia mira a rendere l’esame molto meno invasivo rispetto al processo diagnostico attuale, sostituendo ove possibile, la biopsia random. Infatti la nostra tecnologia brevettata integra automaticamente le immagini anatomiche e funzionali della risonanza magnetica per produrre un’unica mappa sintetica della zona tumorale, fornendo informazioni sulla posizione, il volume e l’aggressività del tumore, elementi che potrebbero evitare la biopsia nei casi di bassa aggressività.

Le caratteristiche di minor invasività di questa nuova tecnica potrebbero aprire nuovi campi di applicazione come la Sorveglianza Attiva nei pazienti positivi ma che necessitano di controlli periodici e nuovi programmi di prevenzione su pazienti asintomatici.

Il cancro della prostata (PCa) è uno dei carcinomi più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo. È la seconda causa di morte per tumore nei paesi industrializzati, preceduto solo dal cancro ai polmoni. Si prevede che l’aumento della popolazione e il suo contestuale invecchiamento, comporteranno un significativo aumento del numero di casi di PCa nei prossimi anni. Occorre anche dire che i dati relativi alla sopravvivenza delle persone, a cui è stato diagnosticato un tumore alla prostata (circa il 90 per cento dopo cinque anni dalla diagnosi), sono decisamente incoraggianti, soprattutto se si interviene in tempo.

DIFFUSIONE DELLA PATOLOGIA NEL MONDO

  • Il cancro della prostata è uno dei carcinomi più diffusi nella popolazione maschile (fonte Airc)
  • Si stima che circa 1 uomo su 7 sarà affetto da PCa e 1 su 39 morirà a causa di questa patologia
  • Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età: due tumori su tre sono diagnosticati in persone con più di 65 anni e il 70 per cento degli uomini oltre gli 80 anni ha un tumore della prostata
  • Oltre il 30% dei PCa non viene diagnosticato nel corso della prima biopsia (ritardo diagnostico)
  • La biopsia può provocare sanguinamento e nel 2-3% dei casi anche infezioni dell’apparato genito-urinario.

La diagnosi precoce è fondamentale. Il tumore della prostata è di solito sospettato sulla base dell’esplorazione rettale e/o del livello del PSA, che si ottiene con un prelievo del sangue. La diagnosi necessita di una biopsia e di un esame istologico per confermare, in modo definitivo, la presenza di un tumore nella ghiandola prostatica. Va detto che la biopsia non è del tutto precisa. A questo proposito è utile ricordare che sono numerose le patologie benigne che colpiscono la prostata, soprattutto dopo i 50 anni, provocando talvolta sintomi che potrebbero essere confusi con quelli del tumore. In molti casi questa tipologia di tumori viene comunque trattata con chirurgia e/o terapie invasive cui seguono effetti collaterali non trascurabili, quali la disfunzione erettile, con necessità di ricorrere a farmaci o ausili, e incontinenza urinaria con necessità di ricorrere ad ausili e, in casi gravi, anche alla chirurgia. Anche in questo caso la tecnologia IA di Health Triage si propone di rivoluzionare il processo diagnostico, introducendo un sistema di Intelligenza Artificiale, in grado di identificare e classificare il tumore prostatico, utilizzando immagini di Risonanza Magnetica (MRI). Si tratta di un processo di biopsia virtuale significativamente meno invasivo, più efficiente ed efficace, che consentirebbe un migliore approccio clinico alla patologia prostatica.

In seguito alla collaborazione avviata con la Società Italiana di Urologia (SIU), i seguenti membri sono entrati a far parte del Board Scientifico Prostata: